martedì 5 agosto 2014

EBOLA: nessuna emergenza in Kenya -

mi rammarica e rattrista leggere dell'emergenza EBOLA in vari Stati Africani. Una vera piaga.

Il contagio NON avviene per via aerea, quindi non si trasmette stando solo vicino ad un contagiato. La trasmissione avviene tramite scambio di fluidi corporei ( rapporti sessuali compresi )

In Kenya fortunatamente, non ci sono casi di Ebola. L'aeroporto di Nairobi, ha istituito per evitare ogni rischio, controlli serrati. I passeggeri che arrivano dai Paesi colpiti vengono messi in quarantena

riporto qui in esaustivo articolo che spiega bene la situazione:

In Kenya nessun rischio virus Ebola
Passeggeri in arrivo dall'Africa occidentale controllati 

Come sempre Malindikenya.net deve proteggere il turismo e gli affari a Malindi dalla cattiva informazione. In questi giorni arrivano numerose e-mail da parte di lettori che sono allarmati dalla possibilità di contrarre il terribile virus "Ebola" in Kenya. Innanzitutto teniamo a precisare che i casi si sono verificati esclusivamente in Africa Occidentale, a migliaia di chilometri dal Kenya e appartengono ad agglomerati lontani dalle città e concentrati vicino ad ospedali e luoghi di assembramento di malati. Questo perché il virus si trasmette specialmente tramite liquidi organici degli infettati. Per quanto riguarda i focolai, il Kenya non è mai stato interessato da questo virus. Come avviene per l'Europa, i voli provenienti da Sierra Leone, Liberia e Ghana sono controllati e i passeggeri messi in quarantena prima di essere sbarcati a Nairobi. Quindi la situazione in Kenya è quantomeno tranquilla, ne più ne meno che in Italia, dove anzi bisogna prestare più attenzione in vista dei tanti sbarchi di clandestini lungo le coste meridionali del Paese. "Qui in Kenya non si registrano casi dagli anni Ottanta, peraltro nelle zone remote del nord intorno al Monte Elgon - spiega Mauro Saio, il luminare italiano esperto di virus tropicali del Nairobi Hospital - in ogni caso qualsiasi eventuale paziente sospetto in arrivo dalle nazioni dove il virus è presente verrà messo subito in isolamento e portato in un'apposita area allestita al Kenyatta Hospital, questo per evitare ogni minimo rischio di propagazione del virus a livello nazionale".


www.malindikenya.net

ora divago ...ma non troppo...

Il medico americano colpito dal virus in Liberia, e prontamento trasferito nel suo Paese ( USA ) è stato prontamente trattato con un " siero sperimentale segreto " e, grazie a Dio, sembra stia reagendo bene :-)

mi domando ? perchè ? perchè ? perchè le case farmaceutiche, invece di pensare SOLO ai loro guadagni, non pensano anche alle persone ? perchè devono morire migliaia di persone, prima di utilizzare un siero, un vaccino che è già lì pronto ? se non fosse stato contagiato un operatore NON africano, si sarebbe lasciato che l'epidemia dilagasse in Africa Occidentale ? 

soldi, interessi, solo questo ormai conta...noi persone= nulla :-(