martedì 5 novembre 2013

ECLISSI SOLARE TOTALE IN KENYA

il 3 novembre c'è stata un'eclissi solare

Il punto dove lo spettacolo è stato più bello è...indovinate in pò ?  in Kenya !!

ecco qui il video per chi non c'era :-)

sabato 2 novembre 2013

un drone per salvare i rinoceronti in Kenya

I rinoceronti, vederli da vicino è uno spettacolo che lascia senza respiro. Almeno a me, è successo così la prima volta che li vidi. Il leone è maestoso, fiero; l'elefante, già lo sai ancora prima di vederlo che è " grande ", ma il rinoceronte...mi ha lasciata veramente senza fiato ! Ero su una jeep, un Toyota 9 posto, ed è grande, ti senti al sicuro. Poi ecco il rinoceronte bianco, non so descrivere, solo che sono rimasta senza parole, era grande come la jeep!

Il corno del rinoceronte è ambito, in Asia è più prezioso dei diamanti. L'uccisione del rinoceronte, per rubare il suo corno è un atto abominevole. Stanno scomparendo, ce ne sono sempre meno.

Ora anche un drone, per proteggerli :-) Naji e Suni si amano :-)  amiamoli anche noi, non permettiamo che questi giganti scompaiano


SCIMPANZE ! i fantastici scimpanzè in Kenya





In tutto il Kenya, solo qui si possono vedere gli scimpanzè ! deliziosi :-)  a solo 2 ore di strada da Nairobi

VACCINO MALARIA : VERAMENTE TRA BREVE CI SARA ?



© maji - zanzara anophele ( zanzara malaria )


Forse qualcosa si muove ! speriamo questa sia la volta buona ! si salverebbero tanti bambini !! e non solo! oltre alla profilassi comportamentale, diffusa in Kenya, questo sarebbe veramente come una manna dal cielo :-)


Vaccino per la Malaria, pronto nel 2014
Finita la sperimentazione, Glaxo è pronta a lanciarlo

E' finita la sperimentazione del vaccino per la malaria, anche in Kenya. Dall'anno prossimo dovrebbe essere lanciato sul mercato africano e acquisito (si spera) dai Governi dei Paesi più colpiti. Almeno è questa la speranza per milioni di persone. Il progetto pilota per dimostrare l'efficacia di vaccino contro la malaria attraverso il più grande trial di sperimentazione al mondo è stato promosso delle autorita' di vigilanza dell'Unione europea, degli Stati Uniti e dei paesi africani, in collaborazione con l'OMS. Oltre al Kenya, la sperimentazione ha toccato altri sette paesi dell'Africa sub-sahariana (Burkina Faso, Gabon, Ghana Malawi, Mozambico e Tanzania) e ha coinvolto 16.000 bambini. Sviluppato dal colosso farmaceutico inglese, GlaxoSmithKline (lo stesso che fino ad ora ci ha obbligato alla profilassi), questo vaccino potrebbe salvare almeno 800.000 vite umane, di cui la maggior parte bambini di eta' inferiore ai cinque anni. Data la risposta positiva della sperimentazione, la sua introduzione potrebbe avvenire già dal prossimo anno

da: www.malindikenya.net

martedì 3 settembre 2013

NUOVO AMBASCIATORE ITALIANO IN KENYA

Dopo solo due anni e mezzo dall'inizio del suo mandato l'Ambasciatore Paola Imperiale, ha richiesto di lasciare l'incarico. Sembra, ma manca solo la conferma ufficiale, che il nuovo Ambasciatore Italiano in Kenya sarà : Mauro Massoni

 MAURO MASSONI NUOVO AMBASCIATORE IN KENYA
UN COOPERATORE PRENDE IL POSTO DI PAOLA IMPERIALE 


Voci sempre più fondate indicano in Mauro Massoni il nuovo Ambasciatore italiano a Nairobi. Sarà con ogni probabilità Massoni a prendere il posto del precedente capo delegazione diplomatica in Kenya, dopo il trasferimento chiesto ed ottenuto da Paola Imperiale, due anni e mezzo dopo il suo insediamento. Massoni è personaggio di grande esperienza in campo internazionale, soprattutto nell'ambito delle Cooperazioni Internazionali. Ha presieduto molte commissioni nel Terzo Mondo ed è stato a capo di progetti che hanno riguardato la Fao (di cui ha diretto gli uffici italiani) e altri programmi internazionali di solidarietà. Noi di Malindikenya.net non possiamo che salutare favorevolmente l'eventuale nomina (di cui si attende solamente l'ufficializzazione) di un Ambasciatore che ben conosce i meccanismi di uno sviluppo consapevole dei Paesi del Terzo Mondo. Ci auguriamo quindi che i molti progetti degli italiani in Kenya possano essere valutati, monitorati e accolti con un interesse superiore a quanto è stato fatto in precedenza. Nel contempo speriamo che l'attenzione a Malindi e alla fascia costiera a nord di Mombasa, piena di interessi italiani e di investimenti importanti ormai non solo nel settore del turismo, possa ricevere nuovi impulsi dall'insediamento del nuovo Ambasciatore. Malindikenya.net come sempre è stato da cinque anni a questa parte, è pronto a fare la sua parte per divulgare ogni iniziativa dell'Ambasciata Italiana in Kenya. Buon lavoro, Ambasciatore Massoni.


articolo tratto da : www.malindikenya.net

domenica 25 agosto 2013

Un caseificio a Malindi tutto al femminile !

Un caseificio a Malindi tutto al femminile ! Latte fresco, yogurt, formaggi, evvavi ! quando sono Grandi le Donne ! il " motore " del Kenya, e non solo del Kenya !

NASCE UN CASEIFICIO AL FEMMINILE A MALINDI 
IN 50 SI AUTOGESTISCONO GRAZIE A UN FINANZIAMENTO

Nasce a Malindi il primo “self-help group” caseario femminile per la lavorazione del latte. E’ stata lanciata oggi l’iniziativa del gruppo “Tufane”, una cooperativa di cinquanta membri che si sono riuniti e hanno avviato un progetto che è stato finanziato in buona parte (650.000 scellini) da un'organizzazione non governativa per permettere alle donne processo di produrre e vendere latte fresco, yogurt frullato e molti altri prodotti. L’obbiettivo di Tufane è rendere autosufficienti i cinquanta membri e i loro parenti, tramite i guadagni ma anche la fornitura di latte e derivati alle famiglie. Le donne che vi lavoreranno sono state scelte dalla Diocesi di Malindi e da loro saranno dirette in forma di supervisione. Il direttore dell’azienda, Barthelemy Mukanga ha annunciato che l’impianto sarà in grado di elaborare 500 litri al giorno. L’impianto è stato dichiarato a norma dall’Ufficio Santitario. Mukanga ha esortato le donne a utilizzare l'impianto di latte in modo più efficiente e con saggezza in modo che possa generare il massimo profitto per loro ogni giorno. “Molti agricoltori producono latte ma non svolgono controlli adeguati – ha osservato Mukanga – è ora di dare consapevolezza e conoscenza agli allevatori e agli agricoltori, in modo che la produzione costiera possa aumentare e migliorare in qualità e in credibilità”.

tratto da : malindikenya.net

sabato 17 agosto 2013

SAFARI E VIAGGIO IN KENYA CON BAMBINI

Partire per un viaggio in Kenya con i bambini :

Prima di tutto dico che un viaggio in Kenya con i bambini è assolutamente possibile. In tanti anni ne ho incontrati molti, dai piu’ piccoli sui 3 anni ai piu’ grandicelli, e tutti erano come in un mondo di fiabe!

Venire in Kenya con i bambini è un’esperienza di vita. E’ una gioia vederli correre, saltare, giocare, “parlare” ( si, “ parlare “, perché i bambini hanno la capacità di riuscire a dialogare tra loro, giocare, capirsi, e ridere, anche se parlano lingue diverse !! sono spettacolari ! ) con i bimbi di qui. Si capiscono al volo. E qui si vede che non hanno bisogno di mille giocattoli, video giochi, televisione con cartoni animati. Giocano ! Giocano, si divertono, ri-scoprono la “ libertà” !

In Kenya, sulla costa, ci sono varie soluzioni abitative, dai villaggi, ai resort, alle case private. Ci sono super-market dove si possono trovate dagli omogenizzati, al latte fresco, pastorizzato, biscotti del mulino bianco, pannolini, creme solari, creme e oli della Johnson, pannolini. Quindi non conviene riempire la valigia di queste cose. Si trovano tranquillamente ! In quasi tutti i villaggi, essendoci moltissimi italiani, si mangia anche “ italiano” quindi un piatto di ottimi spaghetti, o patatine e bistecca si trova sempre !

Un viaggio in Africa permette l’incontro con popoli dagli usi e costumi differenti e insegna l’approccio con l’altro. Nutre, inoltre, la consapevolezza di vivere in un mondo variegato, in cui i diritti che vengono dati per scontati in Occidente, altrove sono considerati grandi privilegi. Un viaggio in Africa per i bimbi è un grande insegnamento di vita, un arricchimento per loro e non solo.

Fin qui ho parlato della vacanza in generale con i bambini  in Kenya. Ora provo a dare consigli, per l’altra avvenura:

Il safari con i bambini

Sono dell’idea che, anche se mi è capitato o forse proprio perché mi è capitato, andare a fare un safari con bambini sotto i 4/5 anni non sia l’ideale. Soprattutto per il bambino. Un safari, per quanto breve ( parlo ad esempio del classico safari di 2 giorni per visitare il parco dello Tsavo Est ) è stancante. Si sta parecchie ore in auto, fa caldo, non si è da soli sul mezzo del safari, non ci si può fermare e scendere quando si vuole. Con bambini di meno di 4/5 anni, a mio avviso, non è piu’ un divertimento, ma diventa una “ fatica” soprattutto per i bambini.

Per bambini sotto i 4/5 anni il viaggio in Kenya è assolutamente fattibile, ma il safari a mio avviso no. Con questo non dico che non si può fare, ma…( verrò tra poco ad alcuni consigli per i piu’ grandicelli e capirete ) . Se volete far vivere ai piu’ piccoli l’esperienza degli animali, ci sono valide alternative.

Ad esempio : portarli al parco di Mombasa. Haller Park. E’ un bel parco, grande, con molta ombra, comodo da girare anche con il passeggino. Si possono vedere giraffe ( potete dare loro anche da mangiare, e i bimbi si divertiranno tantissimo !! ) ippopotami, zebre, gigantesche tartarughe che potrete carezzare, impala, un grande rettilario. Insomma una mezza giornata dove anche i bambini non si stuferanno di stare fermi. Un altro posto da visitare con i bambini è il “ falconery di Malindi “ qui ci sono anche i coccodrilli, e tantissimi uccelli rapaci, se i vostri “ ometti “ vorranno potranno tenerne uno e al ritorno a casa, beh che racconto ai loro amici !!

Safari con i bambini un poco piu’ grandicelli: Si !

Portare i vostri figli in Kenya e a fare un safari sarà uno dei regali piu’ grandi che potrete farvi e fare ai vostri bambini.
Verso i 5 anni i bambini capiscono la differenza tra uno zoo e un safari. Capiscono la differenza tra il vedere un leone dietro le sbarre ed un leone disteso sotto un albero a pochi metri da loro. La natura, vedere un elefante che mangia i germogli di un cespuglio vicino a loro è “ wow” altro che video giochi !

Un safari permette l’affiatamento, tra mamma, papà e figli, nella ricerca. Bellissimo cercare insieme ai vostri bambini di avvistare un ghepardo comodamente coricato sotto un albero. Capire che quel puntino color sabbia, non è una pietra, ma l’orecchio di una leonessa. 

Un safari con i figli è’ condividere  i momenti che appassionano adulti e bambini assieme. Complici l’assenza di tv e videogiochi e l’imponenza delle stelle, le serate in savana, davanti ad un fuoco, diventano momenti dedicati ai racconti di storie fantastiche o vere, che nella quotidianità non trovano più spazio.

Verso i 6/7 anni i bambini iniziano a studiare, ma sui libri il ciclo della vita, l’adattamento degli animali, la catena alimentare possono essere argomenti poco interessanti. Sperimentare le proprietà curative delle piante, osservare i comportamenti degli animali, imparare l’orientamento e riprendere il contatto diretto con la natura e le sue leggi sono insegnamenti molto più efficaci di qualsiasi lezione di scienze e rimarranno profondamente impressi nella memoria e nell’approccio alla vita. E magari al rientro il voto in pagella potrà anche migliorare!

Oltre alla stanchezza, ecco i motivi per i quali, a mio avviso, sotto i 4/5 anni far fare un safari ai bambini non è consigliato.
Il Safari non richiede sforzi, ma sono necessari calma e certe volte, silenzio, che non sempre sono punti chiari a bambini piccoli. I vostri bambini possono essere i più bravi al mondo, ma come noi non conoscevamo le nostre reazioni davanti alla vista di un elefante, di un leone o di una giraffa, anche loro si troveranno spiazzati, stupiti e non sappiamo cosa faranno. Potrebbero urlare, potrebbero piangere, potrebbero iniziare a chiamare i vari animali sperando di toccarli: potrebbero mettersi in pericolo.

Durante i game drive ( i giri nella savana alla ricerca di animali ) non si scende dall’auto, se non in zone in cui è permesso fare una sosta, pertanto niente pausa pipì davanti agli animali o dietro un cespuglio! 
E’ molto importante, qualsiasi sia l’età dei vostri bambini, informarli bene prima di partire e fargli capire che gli animali possono essere imprevedibili e quando ci troviamo particolarmente vicini è importante restare calmi e in silenzio, facendo il possibile per non disturbarli. La savana è una scoperta, una sorpresa continua e sono sicura che anche i vostri bambini, a partire dai 5/6 anni, sapranno apprezzare queste bellissime terre.

Credo che leggere lo stupore e la curiosità nei loro occhi valga proprio l’espressione “non ha prezzo!”


Spero di avervi aiutati nella vostra decisione, un viaggio in Kenya è una lezione di vita per grandi e piccoli, godetela insieme !

domenica 28 luglio 2013

KENYA : SOUVENIR - REGALI - PIETRA SAPONARIA

Ed ecco un'altra idea regalo ! io amo questi oggetti, mi piace la sensazione che mi da poggiare la mano su uno di questi oggetti ! Lisci, perfetti, è veramente come passare la mano su una saponetta !!
animali in pietra saponaria

ciotoline in pietra saponaria dal Kenya

cuori pietra saponaria dal Kenya

elefante in pietra saponaria Kenya

La pietra saponaria o steatite, è una pietra molto pesante ma estremamente malleabile. In Kenya le maggiori cave si trovano nei pressi di Kisii, vicino al confine con l'Uganda. Puo' essere di colore verde, bianco, nero, crema, marrone, o con varie venature. I blocchi estratti dalle cave vengono letteramente segati ! poi bagnati e lavorati con scalpelli !

Ecco qui una serie di oggetti ricavati dalla pietra saponaria :-)  piccole e belle idee regalo, o idee ricordo !

pietra saponaria "cuori "

pietra saponaria " scatoline "

pietra saponaria " piattini "

KENYA : SOUVENIR - IDEE REGALO - parte 3^

ed ora ecco al terzo genere di vari parei che potrete portare a casa dal Kenya !

Il Kikoy : è un tessuto in cotone con frange intrecciate di due bordi. Viene utilizzato, nella tradizione degli uomini della costa del Kenya, come abbigliamento, portato avvolto alla vita. Ma...gli usi che se ne possono fare sono veramente tanti ! Oltre che trovarli già confezionati, è possibile acquistarli a metri, e quindi sbizzarrirsi per l'utilizzo !

Inutile dirvi che essendo ti tessuto piu' pesante, li ho usati per i tendoni di casa, per ricoprire i cuscini dei divani, ed i divani stessi ! Oppure fatto fare allegri calzocini colorati per il mio nipotino, o, facendo cucire su una delle " facce " del kikoy un tessuto di spugna, son diventati allegri e comodi asciugamani da spiaggia !

kikoy kenya

kikoy kenya

kikoy kenya

kikoy kenya

KENYA SOUVENIR IDEE REGALO parte 2^

ora proseguo con la descrizione e il possibile utilizzo degli altri tipi di " pareo "

nell'altro posto ho parlato dei " kitenge " , in questo del " Kanga "

Kanga : anche il Kanga, come il kitenge è quello che conosciamo come " pareo ", è sempre in tessuto di cotone, a stampe colorate, si differenzia dal kitenge perchè è un tessuto piu' leggero. Io li utilizzo come camicia da notte, o come " abiti da casa" ( sono leggeri, freschi, comodi, asciugano in un attimo !! )

eccone alcuni :

kanga kenya


kanga kenya

kanga kenya

kanga kenya

KENYA : SOUVENIR, IDEE REGALO cosa acquistare ?

Solitamente durante un viaggio, in qualsiasi parte del Mondo, ad un certo punto si pensa a cosa portare a casa come ricordo del Paese visitato. Un ricordo da tenere a casa, per la casa, un regalo per un amico/a, un parente. Insomma cosa possiamo acquistare in Kenya ?

ecco un poco di idee ( son cose che mi piacciono, ce ne sono sicuramente molte altre, per ora vi aiuto con quanto piace a me :-)  ) su cosa è possibile acquistare.
Io tante di questi oggetti li ho utilizzati in casa anche qui in Kenya, altri regalati, altri li uso abitualmente ( vedi vari kanga, kitenge, kikoy ), oppure oggetti in pietra saponaria, o simpatici soprammobili fatti con la zucca, o vari monili, come bracciali di perline colorate, collane, orecchini, o ancora, bellissimi quadri colorati di varie misure facili da portare a casa.

Inizio con i kanga, kitenge, kikoy :-)

Praticamente sono quelli che abitualmente chiamiamo " parei " ma...a seconda del genere si possono usare in svariati modi !!

Kitenge :
kitenge kenya
è un grande tessuto in cotone, coloratissimo, con, nella maggior parte dei casi, proverbi o auguri, o modi di dire stampati su di un lato. Sono, per capirci meglio, i tessuti utilizzati dalle donne africani, avvolti attorno al corpo o usati per sorreggere i neonati :-) Io ad esempio ne ho acquistati alcuni uguali, ed utilizzati per fare tovaglie e tovaglioli :-) oppure per fare le tende del bagno ! leggere e colorate !
Qui, se non siete in grado di fare da soli, potrete infatti trovare ad un prezzo veramente basso, dei sarti che ve li cuciranno nelle misure che vorrete ! Et voilà il regalo è fatto, nuovo, particolare ed originale !



kitenge ( pareo ) kenya

bazar pareo spiaggia kenya

pantaloncini per bimbo kenya



domenica 21 luglio 2013

Kenya - il primo coltellino " svizzero "




Trovato in Kenya ( già ampiamente riconosciuto come la patria dell'umanità ) il primo " coltellino svizzero " !
ricavato da quella che conosciamo come " pietra saponaria " una pietra estremamente pesante ma modellabile.

" Il più antico "coltellino svizzero" della Storia è stato rinvenuto non lontano dal Lago Turkana, nel nordovest del Kenya. Si tratta in realtà di una pietra affilata lunga 23 centimetri, utilizzata per un'ampia varietà di mansioni - dal taglio del legno a quello della carne - talmente versatile da meritarsi il soprannome del noto coltello portatile multiuso. Secondo gli esperti a fabbricarla sarebbero stati nostri antenati appartenenti alla specie Homo erectus 1,76 milioni di anni fa.
La scoperta, ripresa immediatamente dalla BBC inglese è stata inizialmente pubblicata sul giornale Nature "

da : focus.it

venerdì 19 luglio 2013

Tour de France : un Kenyano maglia gialla !

e dopo le maratone ecco il Kenya in testa al Tour de France. Il Kenyano Chris Froome ( nato a Nairobi ma naturalizzato GB ) è maglia gialla al Tour de France 2013

Chris Froome

Nel finale di tappa ( 19/07/13 ) Chris Froome ha accusato un calo, ma resta saldamente in testa al Tour de France 2013 con 5'11" su Contador e 5'32" su Quintana
Un nuovo " cannibale " sta monopolizzando il Tour del 2013 ed i prossimi ?  vedremo ! 
per ora il Kenya è maglia gialla

Italia - Kenya un connubbio anche economico !

Il rapporto tra Italia e Kenya, non è solo un rapporto " vacanziero " ma si sviluppa sempre di piu' anche in campo economico ! Opportunità per le imprese in Kenya

Si è tenuto oggi, presso la sede della Camera di commercio di Milano, il seminario “Doing business in Kenya: opportunities for italian smes”. All’evento, organizzato da Promos - Azienda Speciale della Camera di commercio di Milano, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri, dell’Ambasciata d’Italia a Nairobi, di Assolombarda, dell’Associazione Italiana per il Commercio Estero (AICE) e dell’Istituto Studi di Politica Internazionale (ISPI), hanno preso parte, tra gli altri, il Ministro del Tesoro della Repubblica del Kenya, Henry K. Rotich, Paola Imperiale, Ambasciatore d’Italia a Nairobi e Chiara Fanali, consigliere di Promos e Dirigente Area Mercati e Imprese di Assolombarda. Il seminario ha rappresentato un’importante occasione di confronto con i rappresentanti di un Paese, il Kenya, in continua e costante crescita, che negli anni si sta affermando sempre più nel continente africano e che è anche membro dell’unione commerciale della “East Africa Community” (EAC).

Nel 2012, il Kenya ha registrato una crescita del PIL del 4,7% e nel 2013 si dovrebbe confermare e rafforzare questa tendenza, grazie anche ai benefici derivanti dal taglio ai tassi d’interesse effettuato dalla Banca Centrale nel secondo semestre del 2012. A partire dal 2014 si prevede un’accelerazione del prodotto interno lordo che, nel 2017, potrebbe raggiungere valori attorno al 6%. A Nairobi e dintorni è inoltre attesa un’espansione dei servizi bancari, del settore delle telecomunicazioni, degli investimenti nelle infrastrutture viarie ed energetiche e una maggior integrazione regionale. Lo scenario di crescita è sostenuto anche dal consolidamento e dall’ulteriore incremento della classe media, stimato tra i più alti del continente. La recente scoperta della presenza di idrocarburi nell’area nord-occidentale del Paese, rappresenta un altro importante elemento per le prospettive di sviluppo dell’economia.

In seguito alla scoperta di questo primo giacimento, molteplici compagnie petrolifere internazionali hanno concluso con il Governo del Kenya contratti di esplorazione sia sulla terraferma, sia al largo delle coste. Il Kenya offre agli investitori una forza lavoro qualificata rispetto ai parametri continentali, un basso costo del lavoro, una posizione geografica strategica, un consolidato settore privato, oltre a un sistema bancario e finanziario sviluppato. Nel Paese esistono anche delle “Export Processing Zones”, aree a fiscalità agevolata con condizioni favorevoli anche per i produttori stranieri.

Analizzando più nel dettaglio i rapporti economici e commerciali tra Italia e Kenya, è importante sottolineare che nel 2012 l’interscambio ha sfiorato i 240 milioni di euro, segnando + 13,2% rispetto al 2011. E nei primi tre mesi del 2013 è cresciuto del 24,1%. I settori di investimento più promettenti per l’export italiano sono: macchinari e materiale da trasporto al primo posto e al secondo posto prodotti chimici e prodotti connessi, seguiti dai prodotti finiti. Per dar modo di sfruttare al meglio le opportunità presenti in Kenya, Promos organizzerà il prossimo autunno una missione dedicata alle Pmi lombarde, in collaborazione con Banca Mondiale e il Network PSLO, di cui Promos è referente italiano. Rapporti economici Lombardia-Kenya: interscambio e tipologie di merci. Aumenta del 21% l’interscambio tra Lombardia e Kenya nei primi tre mesi del 2013, passando da oltre 9 milioni di euro a circa 11,2, spinto dall’export che cresce del 38,7% e pesa il 20,1% sul totale nazionale. La Lombardia esporta verso il Kenya quasi esclusivamente prodotti manifatturieri mentre le importazioni (circa 2 milioni, l’11,7% nazionale) si dividono tra i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (50,6%) e manifatturieri (48,3%). Milano è la provincia che esporta di più (55,7% del totale lombardo), seguita da Bergamo (18,5%) e Brescia (8,8%). Ma è l’export di Cremona a registrare la crescita più significativa (+446%). Seguono Bergamo e Lodi. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo trimestre 2013 e 2012.

da : ilvelino.it ( 18/07/13 )

Nairobi - Kenya 

Nairobi - Kenya 


giovedì 11 luglio 2013

KENYA LAMU - LA VENEZIA D'AFRICA

Lamu, dolce, poco conosciuta dagli italiani, Lamu la trovo splendida, così diversa, così unica, così mia !!

una breve nota per quanto riguarda l'articolo, forse non sono molto informati :-)

Lamu è collegata giornalmente da voli di linea da : Mombasa, Malindi, Nairobi...quindi raggiungibile tranquillamente (da Malindi ci ho messo 40 minuti di volo per arrivare )

 " Kenya: in barca verso l'isola di Lamu "

" FLAMINIA GIURATO (NEXTA)
E’ una realtà unica ed affascinante l’ Isola di Lamu, situata a nord del Kenya, che è riuscita a sfuggire dagli sconvolgimenti che hanno caratterizzato il Novecento e per questo ha saputo mantenere intatti stile di vita, cultura ed architettura. Anche se negli Anni Novanta ha conosciuto una certa notorietà è stata in grado di mantenere intatte le sue suggestioni antiche, tanto che oggi è un’isola tutta da scoprire, ricca di litorali e baie da sogno.  Si può raggiungere solo con l’uso di barche: qui non sono ammessi altri mezzi di trasporto se non asini e biciclette (probabilmente c'è solo un trattore e una moto), ulteriore caratteristica che aiuta a mantenere intatto il fascino antico di un luogo dichiarato non a caso Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

Lamu 

Ci sono escursioni dirette sull'isola organizzate da Malindi, oppure per raggiungere Lamu ci si può avventurare sulla strada che da Malindi conduce a Garsen: da qui si prosegue per Hindi e Mokawe da dove ci si imbarca per Lamu. In alternativa alcuni resort organizzano voli per l'isola di Manda o per quella di Kiwayu, da dove poi si può raggiungere Lamu.  L’isola, abitata già nel XIV secolo, venne conquistata prima dai navigatori portoghesi, poi dagli arabi,  in seguito fu al centro di un vivace scambio commerciale con l’Oman. E’  la ricchezza architettonica che non ti aspetti e che conferisce all’isola il suo tocco unico a renderla famosa, tanto da non temere il confronto con la vicina e più celebre isola di Zanzibar. La cultura Swahili è ancora radicata sia negli usi e costumi che nei preziosi resti e rovine della parte medievale.

Capitale dell’isola è l’antica città di Lamu, la più antica popolata di tutto il Kenya e uno dei primi insediamenti swahili sulla costa orientale dell’Africa : vi si arriva solo tramite motolancie, ma vale la pena per ammirare il suo aspetto che è rimasto immutato nei secoli. Il Museo di Lamu, che ospita  i celebri corni siwa, e il Forte vecchio di due secoli sono due delle principali attrattive. Il restaurato museo Swahili House è piuttosto piccolo ma non privo di interesse. Oltre all’antica Lamu altre località da visitare sono Kiwaiu e il villaggio di Matandoni, dove ancora costruiscono i tradizionali Dhow, le tipiche imbarcazioni a vela, con trapano a filo.

A livello paesaggistico si presenta con dune ondulate e spiagge sconfinate, un mare che invita alle immersioni e allo snorkeling grazie alle acque cristalline e alla ricca fauna marina. Lo snorkeling nel reef di Kinyika è sicuramente un’esperienza sensoriale indimenticabile; si raggiunge la destinazione grazie al caratteristico dhow per poi tuffarsi e giocare con le innumerevoli specie marine presenti e, per i più fortunati, nuotare con i delfini."

da : lastampa.it

Lamu...è da vedere :-)  la prima volta ci andai per un paio di giorni...ci sono rimasta quasi una settimana :-)

PANNELLI SOLARI AD ILLUMINARE LE CAPANNE IN KENYA

ed ecco una notizia interessante !  L'elettricità qui costa parecchio, anche in zone abitate, anche in zone dove l'elettricità c'è, è facile trovare capanne dove utilizzano i lumini ad olio per poter vedere la sera. La luce costa cara qui, oltre al costo elevato della bolletta, c'è il costo per l'allacciamento. ( da poco portato da 50.000 ksh a ben 75.000 !! evvai aiutate veramente il vostro popolo ! complimenti ! )

Ed ecco una possibile soluzione, la possibilità di avere un pò di vera luce, magari una radio, poter caricare il cellulare senza dover andare a pagare da un vicino oppure in un bar. I pannelli solari, qui effettivamente con il sole che c'è, per tantissimi mesi l'anno sono una buona soluzione !!

posto qui una notizia fresca fresca

pannello solare in savana


 " La prima rata costa 1.000 shillings, che poi sono 10 euro. Nelle 80 settimane successive, servono altri 10.000 scellini kenioti (quindi 100 euro, in rate da 1,25) e il generatore solare diventa di proprietà. «Non posso continuare a costringere i miei figli a studiare con le lampade a kerosene», ha spiegato Timothy Nyongesa, a Kitale, nel Kenya occidentale, dando voce a tutti i genitori che stanno facendo uno sforzo importante per comprare i pannelli.

In un paio d’anni, lo spirito di emulazione ha portato già 3mila famiglie a impegnare una parte del già poco reddito a comprare l’impianto.

Pagano l’IndiGo solar kit via sms (già, sono più avanti di noi…), e se lo sforzo economico per queste famiglie non è da poco, in realtà si tratta di una grande innovazione: inventato da una società britannica, l’Azuri Technologies, diretta da Simon Bransfield-Garth, che ci ha appena vinto l’Ashden Awards 2013 (considerato un po’ il Nobel per l’energia green), illumina due stanze per 8 ore, ricarica un telefonino e taglia le spese d’energia del 50%.

Non c’è da stupirsi se si diffonderà alla velocità della luce. "

da : corriere.it

aggiungo però che nell'articolo non è indicato se il prezzo è comprensivo : dell'alternatore, della batteria usata per accumulare energia e poi poterla distribuire...altrimenti altri soldi da queste povere tasche...per avere un poco di luce

sabato 6 luglio 2013

MALARIA profilassi

MALARIA : quanto è difficile dare consigli ! dire fare o non fare la profilassi
tanto se ne parla, pareri discordanti, consigli vari ed uno si ritrova a non capire piu' nulla !!

Per la Malaria non esiste un vaccino, ma una profilassi. La copertura nel caso si decida di fare la profilassi chimica non è totale al 100% ma ha un copertura inferiore al 60% . In caso di profilassi chimica i sintomi potrebbero essere attenuati e la cura rimandata...meglio di no !

La malaria si prende dalla puntura di un solo tipo di zanzara : la zanzara anofele, che inietta il protozoo parassita "plasmodium falciparum".
Non è un virus! Non si attacca da persona a persona o attraverso sangue o saliva! La zanzara anofele, e solo la femmina, deve essere infetta e pungere direttamente la persona.

Da qualche anno a questa parte, esistono medicine SICURE AL CENTO PER CENTO che agiscono come normali antibiotici una volta che la malaria dovesse sopraggiungere. Ovviamente in Italia non sono venduti ma sono prodotti... ( vedi sito del produttore del farmaco : FARMACO CURA MALARIA ) i farmaci non sono venduti in Italia, ma ad esempio in Francia, in Svizzera si, non sono quindi farmaci sconosciuti in Europa...

I farmacisti locali vendono insieme anche il "kit" per farsi da soli il vetrino e una combinazione di due farmaci, per debellarla completamente, nel remoto caso che la prendiate.

La sostanza base è l'artemisina, che è in grado non solo di curare efficacemente la malaria, ma anche di sterilizzare le zanzare anofele, che così non si possono riprodurre. In questo modo, in pochi anni, la malaria in Kenya è calata del 46% e dati non ancora ufficiali del 2010 parlano addirittura del 60%.

I più importanti medici che operano in Africa da anni si esprimono positivamente sulle combinazioni di farmaci a base di artemisina e chinino e dichiarano che la profilassi è da evitare assolutamente. Quindi non fate la profilassi per venire in Kenya, ma prima di tornare a casa acquistate un kit combinato, che ha solitamente scadenze lunghe. Il kit è venduto in farmacia, comprende le pastiglie per l'eventuale cura ( se al ritorno pensate di avere dei sintomi relativi alla malaria, andate in ospedale portando il kit che avete acquistato qui ) vetrini per l'autodiagnosi.

qui riporto un articolo su www.watamukenya.net di quanto dice un medico italiano ( Dr Savio ) che opera in Kenya da tanti anni :

 " La cura preventiva per la malaria, per i turisti che frequentano il Kenya, è ormai superata. Le importanti conquiste scientifiche che il Kenya per primo ha sperimentato, più di dieci anni fa, stanno dando i loro frutti con numeri che premiano la costanza della sanità nazionale e la spinta decisiva dei ricercatori e di luminari come l'italiano Mauro Saio, da più di vent'anni impegnato su questo fronte. "Ormai non soltanto è più dannosa, ma anche meno sicura delle nuove medicine che si prendono solo nel caso la malaria sopraggiunga - spiega Saio - il combination treatment, in dotazione presso tutte le farmacie keniote, è sicuro e per chi non vive vicino a una struttura sanitaria che possa verificare l'esistenza della malaria, è possibile anche dotarsi di un test per controllarla da sè. Come per il test di gravidanza, c'è un metodo efficace che sostituisce il vetrino". Il dottor Saio quindi si sente di consigliare a chiunque si voglia recare in Kenya, di evitare la profilassi antimalarica che, oltre a garantire una copertura parziale dal virus, non fa bene al fegato ed è meno economico delle medicine che si vendono in Kenya. Si fa fatica, per abitudine, a pensare che uno stato africano sia dotato di medicinali migliori di quelli che si possono trovare in Italia, ma in realtà essendo quella contro la malaria una delle principali battaglie condotte negli ultimi dieci anni dai medici di Nairobi, il Kenya oggi si può dire all'avanguardia nel mondo, grazie alla combinazione di farmaci tradizionali e altri (quelli contenenti artemisina) che hanno la doppia azione di debellare la malattia e bloccare la diffusione del virus, sterilizzando le zanzare anofele ed impedendo così la loro riproduzione. Quindi niente profilassi e, una volta giunti in Kenya, recarsi in una farmacia ed acquistare il kit per la malaria. Con una spesa di dieci euro e con una durata media di cinque anni, prima della scadenza. Ottimo da tenere in Italia per chi vuole tornare o da passare ad altre persone che intendono recarvisi in futuro. "

TIPI DI PROFILASSI :

PROFILASSI FARMACOLOGICA : utilizzo di farmaci ( malarone o lariam )

PROFILASSI COMPORTAMENTALE :

giovedì 4 luglio 2013

GRANCHI A PRANZO !

Nonostante i tanti anni qui, ancora ho delle " prime volte " ! Wow !
Domenica mattina, esco di casa, decido di andare in spiaggia a passeggiare, c'è un pò di vento, una brezza leggere ma molto gradevole. Le fronde delle palme cantano. In spiaggia stanno dando gli ultimi ritocchi alle barche per le escursioni marine. Riincontro il Capitano, seduto sulla sabbia sta verniciando la barca, ci salutiamo con piacere. Ci sono bimbi che corrono e fanno capriole degne dei migliori acrobati. La marea sta ritirandosi, e le onde dell'Oceano si infrangono con fragore sui Mawe davanti la spiaggia. Spuma lieve che evapora all'istante. Quanto è dolce durante la stagione estiva, quanto avverte di fare attenzione alla sua potenza durante la stagione invernale ! Mare, mare quanta serenità mi dai !
Fatti pochi passi sula battigia, ecco che arrivano due pescatori, hanno un bel bottino. Si vede dal movimento percepito all'interno dei sacchi i iuta. Ecco che aperti i sacchi, intravedo un tesoro all'interno ! Granchi giganti che sgambettano. Mi offrono di acquistarli. Ora, nonostante gli anni passati qui, i granchi li ho sempre e solo mangiati o al ristorante, oppure in spiaggia. Mai cucinati personalmente. Quindi rifiuto l'offerta, sarebbero sprecati, non li so cucinare ! Però...però nella leggerezza di questo periodo, quando tutto è ancora tranquillo, quando è un piacere fermarsi e scambiare due parole, quando sono davvero a " casa " ! Mi lascio convincere di essere in grado di cucinarmeli. Dicono che sia facilissimo. Non ci credo, ma, decido che ci provo. ( l'impresa si rivelerà difficile, non tanto per cucinarli, ma per estrarli dal sacco senza rimetterci un dito o un pezzo di mano, visto le dimensioni delle chele !!!! ) La passeggiata finisce prima di iniziare. Ritorno verso casa con la mia sporta. Se li mettessi a terra, mi seguirebbero tanto si muovono nel sacco ! Ho 2kg di granchi aiuto !!!! Arrivata a casa, ok, che faccio ? mmmhhh, lascio il bottino poggiato a terra in cucina. Prendo una bella pentola capiente, la riempio di acqua e la metto sul fuoco. Attendo che inizi a bollire. Ok, è ora di cucinare ! Oh mamma mia ma come faccio ?? le chele sono legate con uno spago di fili di foglie di mangrovie, ok. Ma si muovono ! cavolo se si muovono !!!! Apro il sacco, il piu' possibile. Gia' sono tentata di spegnere il fuoco. Prendere il sacco, tornare in spiaggia e liberare i granchi. Ok, devo farcela ! Chiudo gli occhi ed infilo la mano nel sacco, no, così meglio di no. Ci ripenso, attendo un momento, e riprovo. Ecco, preso il primo, finisce direttamente in pentola. Beh, alla fine piu' facile di quanto pensassi ! Dopo essere riuscita a metterli a cuocere tutti, non mi resta che attendere che siano pronti. Si ma quando ?? Mi dicono " quando cambiano colore, e diventano di un bel colore arancione vivo " .
Et Voilà ! Un piatto enorme di granchi, sono meravigliosi ! non riesco nemmeno a finirli. Ma, quel che resta, sarà il condimento per delle fantastiche linghuine al granchio per cena :-)

Conclusioni : sono riuscita in una cosa che pensavo non essere capace di fare. E' inutile nascondermi dietro alla " sensibilita' " adoro mangiarli seduta al ristorante ? si. Allora, posso cucinarli anch'io !
ed ecco pronti per il pranzo !
granchio gigante prima...



LODGE O CAMPO TENDATO ?

L’immagine del Kenya è principalmente quella dei grandi parchi e delle riserve, ma non solo ! La natura è eccezionale, i paesaggi si alternano e mai sarà la stessa cosa, mai rivedremo le stesse cose. Anche ripassando in un luogo, il “ quadro “ che avremo davanti agli occhi sarà sempre nuovo !
Ora, vediamo assieme la sistemazione piu’ adatta alle varie esigenze. Se devo dire cosa preferisco dico : CAMPO TENDATO rispetto ad un LODGE. Lo trovo piu’ a contatto con la natura, meglio integrato con il paesaggio, ma questo è un mio parere, dettato dalla mia esperienza. Sovente si pensa che il campo tendato sia paragonabile ai “ campeggi “ ai quali siamo abituati. Quindi immaginiamo una piccola tenda con lettini da campeggio e bagni comuni esterni. Niente di piu’ lontano dalla realtà !!
Qui cercherò di darvi un’idea delle varie strutture: LODGE, CAMPO TENDATO, CAMPING

LODGE :   sono complessi in muratura o in legno dove vengono ospitati i turisti. L'architettura, solitamente,  rispetta le caratteristiche naturali dell'area e le strutture si estendono in larghezza anziché in altezza ed hanno una capacità ricettiva maggiore rispetto ai campi tendati. Sostanzialmente hanno  tutte le caratteristiche di un albergo. Ci sono aree comuni, a volte con sala massaggi, palestra, piscina, boutiques, sala ristorante, bar. Camere in muratura, con bagno privato.

CAMPO TENDATO : se si pensa che il CAMPO TENDATO sia improvvisazione,  provvisorietà e scomodità posso  dire che non è così, anzi ! Sovente i campi sono piu’ belli dei Lodge. I campi tendati sono paragonabili ai lodges, hanno aree comuni, a volte con sala massaggi, palestra, piscina, boutiques, sala ristorante, bar, proprio come i lodge. La differenza sta nelle “ camere “ , in quanto la tenda ( grande a volte piu’ di una camera in muratura ) è montata su un basamento di cemento e spesso ricoperta dal caratteristico tetto di makuti per proteggerla dal sole caldo del giorno e dalla pioggia. Al suo interno ci sono letti “ normali “ zona salotto, l’arredamento tipico di una camera d’albergo insomma, ma con mobilio etnico, caratteristico !  bagno privato con lavandino, doccia con acqua calda, wc. Veranda esterna per godere di un meritato relax dopo la visita dei parchi. Sono forniti di corrente elettrica che può essere data da un generatore o da pannelli solari. L’acqua calda è quasi sempre fornita da pannelli fotovoltaici.  Insomma, tutte le comodità ( devo dire che sovente sono stata in campi tendati molto piu’ belli di molti lodge ! ) ma piu’ a contatto con la natura ! Aggiungo che anche la capacità ricettiva dei campi tendati è piu’ limitata dei lodge, altro punto a favore del campo per me !

Ora aggiungo la parte dei CAMPING ( ricordate, non campo tendato ma camping )

CAMPING : sono zone, solvente non recintate, con  piccole tende ad igloo in aree pubbliche. Si dorme su materassi da campeggio per terra e si utilizzano i servizi igienici pubblici. Sovente le camere non sono private, ma si “ condividono “ con altri turisti. I bagni sono esterni. Ecco se devo dire la mia, amo la natura, starei in safari tutti giorni dell’anno, ma non scelgo i camping o campi semi-permanenti !
Se non vi ho aiutato a capire la differenza tra le varie strutture, ora metto un po’ di foto di posti dove ho dormito in savana, così sarà piu’ facile scegliere J
camera lodge Tsavo Est

camera campo tendato Tsavo Est

camera campo tendato Masai Mara

camera campo tendato Masai Mara

camera lodge Amboseli
camera campo tendato Amboseli

esterno camera campo tendato


qui alcuni esempi di lodge a campi in Kenya ( ps...io dormo in camp e voi ? )

mercoledì 26 giugno 2013

LA RIVOLUZIONE DELL'HARDWARE IN AFRICA - KENYA

"La rivoluzione di telefonini e web, in Africa, è molto avanti. Peccato che magari andiamo online e poi le linee elettriche vanno a singhiozzo e così anche la connessione internet…». Problemi di hardware, insomma. «Perché usiamo la tecnologia pensata per Londra e Los Angeles e invece viviamo a Nairobi? Questo ci siamo domandati», racconta Juliana Rotich. La risposta è stata quasi ovvia: cominciamo a disegnarci da noi i nostri strumenti di connessione.

Così Rotich, una 35enne «nerd» (come si definisce lei stessa) con una laurea in Computer science all’Università del Misssouri, a Kansas City, s’è messa al lavoro con i compagni della non-profit company Ushahidi, sulla base dell’esperienza maturata nel suo Kenya durante le violenze etniche scoppiate alle elezioni 2008.

Allora per Juliana si era trattato di trovare il modo di informare,  dalla città di Eldoret, nonostante i “black-out”, la gente che combatteva.

L’esperienza è tornata utile ora creando BRCK, uno scatolotto con una batteria di otto ore e la capacità di connettere i vari device – attraverso wi-fi o 3G – quando le reti fisse “cadono”.


Il modem keniano, in vendita da novembre a 150 euro circa, ha anche un software “cloud” che permette l’accesso ovunque: un’ottima ragione in più per considerarlo il perno di una vera rivoluzione hardware dell’Africa, che ha in Rotich – con un lungo curriculum che la indica anche come MIT Fellow, TED Senior Fellow e vicepresidente del World Economic Forum Global Agenda Council on Data Driven Development – la sua profeta. Pronta a guardare già oltre il suo continente.

da: www.corriere.it

OLEODOTTI KENYA - UGANDA - RUANDA






Cambiamenti e innovazione nell’Africa Orientale, dove verranno costruiti, nei prossimi tre anni, due oleodotti che collegheranno la costa del Kenya all’Uganda e al Ruanda. Lo hanno annunciato i presidenti dei tre Paesi, che si sono riuniti a Nairobi. Durante l’incontro, Yoweri Museveni (Uganda), Uhuru Kenyatta (Kenya) e Paul Kagame (Ruanda) hanno firmato un memorandum d’intesa che prevede una serie di progetti , tra cui l’estensione del già esistente oleodotto – che collega Mombasa ad Eldoret – fino a Kampala e Kigali. Un secondo oleodotto, invece, collegherà il porto di Lamu, in Kenya a poche decine di chilometri dal confine somalo, a Uganda e Sud Sudan

da www.rinascita.eu

domenica 23 giugno 2013

KIT MEDICINALI PER VACANZA IN KENYA

Solitamente quando si parte per una vacanza non si pensa ai medicinali. 
Ma, incrociando le dita, e nonostante nelle farmacie in Kenya, siano reperibili i maggiori farmaci utilizzati in Italia, ( cambierà il nome del farmaco, ma il principio attivo è lo stesso ) preparare un kit da viaggio per ogni evenienza può essere una buona idea. Bastano alcune linee di febbre e, se non abbiamo ad esempio la tachipirina, dobbiamo richiederla e quindi chiamare un medico, con un notevole esborso ! 
Allora meglio provvedere prima della partenza!

Ricordate in ogni caso che nelle farmacie in Kenya sono reperibili i maggiori farmaci utilizzati in Italia, cambia solo il nome commerciale del farmaco ma il principio attivo è lo stesso. Un consiglio è quello di segnarsi proprio il nome del principio attivo e se ci mancherà qualcosa, andare in farmacia con il nome :-)

Faccio un esempio pratico : Tachipirina = principio attivo : Paracetamolo, basta richiedere questo prodotto 

Questi i farmaci che vi consiglio di preparare nel kit – pronto intervento Kenya per la vostra vacanza: 

> Antipiretici / antidolorifici / mal di testa / dolori muscolari / dolori articolari = essendo un paese tropicale, consiglio ( paracetamolo ) Tachipirina e non Aspirina ( 1 )
> Antibiotici a largo spettro = ad esempio io utilizzo “ amoxicillina “
> Antistaminici e cortisonici = un forte eritema può rovinare la vacanza, oppure una reazione allergica
> Antidiarroici : ad esempio Imodium o Dissenten
> Fermenti lattici : aiutano in caso dobbiate assumere antibiotici, oppure in caso dobbiate usare antidiarroici. ( i fermenti lattici inoltre, ripristinando e regolando la flora batterica intestinale, aumentando le difese immunitare dell’organismo )
> Fazzolettini disinfettanti : in caso di piccole ferite
> Disinfettante in gel : tipo amuchina, di poco ingombro, ma utile per avere sempre mani pulite in caso di mancanza d’acqua.
> Repellenti per zanzare : tipo autan

Questi i medicinali e non, di base, che possono essere utili durante la nostra vacanza.

NB : Un consiglio per chi deve prendere farmaci particolari ( che naturalmente già avrà provveduto ad averne una quantità sufficiente per la durata del viaggio) Oppure a chi soffre di particolari allergie ad alcuni farmaci. Oltre, appunto, ad avere i farmaci che vi servono, ed una prescrizione medica per gli stessi, provvedete ad annotarvi il principio attivo di quel particolare prodotto. In questo modo, se anche in Kenya non è commercializzato quel farmaco, avendo il nome del principio attivo, potrete reperire un farmaco equivalente

( 1 ) Il motivo per il quale consiglio Tachipirina ( paracetamolto ) è che il principio attivo dell’Aspirina è “ l’acido acetilsalicilico “ ha effetti anticoagulanti e fluidificanti del sangue. Per questa ragione in tutti i Paese Tropicali ( non solo in Kenya ), secondo il mio parere, è meglio l’uso del Paracetamolo ( tipo la Tachipirina appunto ) per evitare  di rendere il sangue più o troppo fluido, e quindi evitare maggiore sanguinamento in caso di ferite, oppure nel malaugurato caso di febbri emoraggiche ( come ad esempio nel caso di febbre Dengue ) aggravare il decorso della malattia

Numeri Utili per Ospedali Kenya 

domenica 16 giugno 2013

IL PRIMO VIAGGIO IN KENYA !


Le prime impressioni, quello che è stato : l'inizio ! 



da Mombasa a Watamu
ippopotami a Tsavo Est
Venerdi’ 1° novembre ore 14 si parte da casa, fa molto freddo …niente nebbia poco traffico.
Arriviamo in aeroporto e mancano.. solo 4 ore alla partenza!!!! Facciamo il check-in, ci assegnano posti finestrino: fantastico!! Si, fantastico, ma ...viaggiamo di notte e io solitamente in volo dormo ! L’aereo è praticamente vuoto, così, appena decollati ci dividiamo e allunghiamo, così possiamo dormire per quasi tutto il volo!!
Mi sveglio ed è l’alba, i paesaggi che vedo dall'alto tolgono il fiato, li assaporo, e comincio ad agitarmi fra 2h si arriva.  Arriviamo, il volo e ‘andato benissimo, il cuore mi batte forte mentre stiamo per uscire. Varchiamo la porta e da 0° passiamo a +30, l’aria è calda, ci avvolge ed io, con zaino, felpa e pantaloni lunghi, mi sciolgo. Ma sono in Africa finalmente!! Il mio sogno si sta avverando!! Non sto nella pelle, compiliamo il modulo per il visto, passiamo i controlli, ritiriamo i bagagli e…finalmente fuori!!
Al banco del nostro TO ci aspettano, saliamo sul nostro bus, le valige sul tetto, ed inizia il viaggio verso Watamu.
Attraversiamo Mombasa, macchine, persone a piedi che trainano carretti stracarichi di cose, “bancarelle” ai lati delle strade, vendita di vestiti, stoviglie, borse di paglia. Donne con i vestiti colorati,  che con i bimbi sulla schiena, sono sedute ai bordi della strada a vendere un po’ di verdura, un po’ di frutta.

Sono stanca, e il sonno arriva e non me ne accorgo.  Vengo sballottata, ma riesco ad addormentarmi, sono serena, sono qui  finalmente, dove voglio essere!! Ad un certo punto, apro gli occhi, ed ai lati della strada distese di agave, l’agave che usano per fare vestiti,