martedì 3 febbraio 2015

MALINDI - WATAMU bolletta della luce meno cara...succederà mai in Italia ? mah...


Qualche buona notizia non fa mai male :-) almeno una cosa si è avverata...sperando che ora gli organi competenti per Malindi e Watamu, paghino la corrente per le condotte dell'acqua...così magari non restiamo senza...

 " Da gennaio bollette della luce meno care anche a Malindi e Watamu
Sono arrivate le prime bollette del 2015 e finalmente una delle promesse del presidente Uhuru Kenyatta per il nuovo anno si è avverata. Anche a Malindi e Watamu residenti ed attività turistiche possono sorridere: la bolletta di gennaio è meno cara del 30% rispetto a quella dello scorso novembre. Un beneficio dato dai nuovi investimenti e dall'ingresso di capitale derivato dagli appalti dati a ditte straniere per quanto riguarda le energie alternative (il grande parco eolico nel Turkana), il petrolio (giacimenti al confine con Etiopia e Sud Sudan) e i gas naturali, con i rilevamenti al largo di Lamu e di Ngomeni. La Kenya Power & Lightning, attraverso il ministero keniota dell'energia, usufruirà anche di nuove tariffe che favoriranno l'allacciamento alla corrente di molti cittadini e realtà abitative isolate. Infatti il prezzo dell'allacciamento, del meter e della connessione scenderà da Kshs. 35.000 a solo Kshs. 1.160. Questo grazie ad un accordo con la Banca Mondiale, che punta ad allacciare anche il restante 60% dei kenioti che ancora sono senza energia elettrica. "Presto caleranno anche altre spese, come quella della riconnessione in caso di mancato pagamento".
I soldi della Banca Mondiale favoriranno l'ingresso di nuovi utenti e in parte andranno anche in investimenti nei servizi. Sulla costa è già iniziato dai primi di gennaio il lavoro monumentale di sostituzione di tanti pali della luce in legno di casuarina, che ormai erano in stato pericolante, con nuovi tralicci, alcuni dei quali in ferro. Anche i cavi a Malindi e Watamu saranno controllati e sostituiti dove necessario. Dove c'è turismo è importante intervenire, e questo a Nairobi stanno iniziando a comprenderlo, anche grazie agli sforzi della Task Force in cui abbiamo un interlocutore italiano e malindino, Roberto Marini, e al lavoro della nostra Ambasciata.(04/02/2015) "

tratto da " www.malindikenya.net "

Nessun commento:

Posta un commento